Il Check up aziendale per tutelare il valore dell’impresa
Nel corso dell’ultimo decennio i protocolli operativi utilizzati in azienda sono aumentati di numero segnando anche un progressivo ampliamento dell’oggetto di riferimento: la Sicurezza e Salute sul Lavoro (norme internazionali OHSAS/art. 30 T.U. Sicurezza sul lavoro), la Privacy, l’Ambiente, l’Etica, l’Illecito (D.Lgs 231/01), la Struttura organizzativa (ISO 9001), la Manipolazione degli alimenti (HCCP), la Lotta alla corruzione, solo per ricordare le più note aree di intervento, hanno costituito oggetto di manuali, procedure scritte, regolamenti interni, di sessioni di formazione e di addestramento del personale.
Comune denominatore la tracciabilità delle operazioni secondo parametri omogenei che consentono di ricostruire il rispetto delle normative e la riconducibilità agli autori; comune obiettivo l’individuazione e la riduzione degli errori e la precostituzione di esimenti a favore degli operatori/addetti.
Ma più in generale, anche al di fuori dei parametri previsti dalle discipline di settore, resta costante l’esigenza di monitorare il meccanismo con cui l’impresa si interfaccia quotidianamente con le componenti esterne – il contratto – e quindi permane l’esigenza di dedicare attenzione ai modelli contrattuali, anche più semplici, in uso per la gestione dei fornitori, delle risorse umane, dei rapporti con le P.A, degli stessi competitors, in una logica integrata e multidisciplinare come richiesto dalla combinazione di norme giuridiche e di norme tecniche.
Di questo processo il Check up rappresenta il momento più delicato perché alla fotografia della complessiva situazione si deve l’anamnesi complessiva come emerge dall’insieme dei fattori interni/esterni, di forza/debolezza e quindi la strategia che l’impresa è chiamata ad adottare.
E di Check up si parla a più riprese nel corso della vita di un’impresa, in relazione a verifiche progettate come periodiche e/o in relazione a contingenze straordinarie, comunque finalizzate a garantire la stabilità o il miglioramento degli asset che non più soltanto materiali oggi si chiamano equità, legalità, sostenibilità e che contribuiscono a creare la reputazione di un brand e di una struttura organizzativa.